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Roberto
Perciballi "La libertà in cattedra"
A cura di Domenico Scudero e Simonetta Lux
Inaugurazione 23 settembre ore 18.00
Il 23 Settembre
2003 presso il MLAC, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, La Sapienza,
Roma, si inaugura la mostra La libertà in cattedra di Roberto
Perciballi.
Roberto Perciballi, artista poliedrico, musicista per il gruppo punk
Bloody Riot (ora B-Riot), performer, autore di video, scrittore, propone
per la personale presso il MLAC una complessa installazione incentrata
sulle tematiche del lavoro. L'installazione realizzata per l'occasione
consiste essenzialmente nell'analizzare l'idiosincrasia sociale fra
le differenziazioni del lavoro, da quello intellettualmente partecipe
alla cultura sino al lavoro manuale; attitudine questa sottolinata da
un approccio esistenzialista dell'autore il quale mette in scena la
sua stessa esperienza.
Nella sala superiore del MLAC sarà realizzata una installazione
appositamente concepita per il Museo, consistente in un ciclo di opere
fotografiche in bianco e nero sottolineate dall'ambiente candido della
sala espositiva; nella sala inferiore sarà invece visibile una
video installazione.
La pulizia e la sporcizia sono i confini in cui si muove la sua odierna
indagine; termini che Perciballi connette, differentemente dalle precedente
speculazione sulla definizione del concetto di "libertà",
ad un tentativo continuo di pulizia che evidentemente non riesce, e
anche a tutto ciò che "istituzionalmente" ruota intorno
agli ingranaggi del mercato e del sistema dell'arte.
"Il sistema dell'arte, apparentemente senza accorgersene, lavora,
sfronda, pulisce il lavoro degli artisti che incontra e anche di quelli
che non incontrerà mai. Determinando, ricercando, questa pulizia
va a modificarne i contenuti, trasformando il lavoro degli artisti stessi
e quindi per assurdo lo 'sporca' " (Roberto Perciballi).
"La libertà in cattedra" titolava un supplemento de
L'Espresso del 27 Settembre 1970; una foto in copertina ritraeva Roberto
Perciballi bambino, in atto di tirare in aria dei libri scolastici che
inevitabilmente dopo lo scatto fotografico gli ricadono addosso. L'episodio
rappresenta per l'artista quell'originale primo "impatto"
con la cultura: "Quel botto, quel rumore di libri dolorosi sul
mio viso è stato il mio, personalissimo, incontro con la cultura,
e se così è stato, quello che mi meraviglia ancora oggi,
è che i dolori non sono mai finiti, ma si sono inesorabilmente
moltiplicati."
La mostra è realizzata nella programmazione del Museo Laboratorio
con il contributo della Regione Lazio per le ricerche "Applicazione
nuove tecnologie multimediali all'arte contemporanea", nell'ambito
del Dottorato di Ricerca "Arte di Confine", e dei relativi
corsi sperimentali di Stage/Master in Cura Critica ed Installazione
Museale, voluti dal direttore del Museo Simonetta Lux e realizzati del
curatore del MLAC Domenico Scudero.
23 settembre - 3 ottobre 2003
Orario: dal lunedì al venerdì ore 10 - 20. |