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Strategie della Differenza
Arte contemporanea tra decostruzione e superamento
A cura di Giacomo Zaza
Inaugurazione 19 novembre 2002, 18,30
19 novembre 2002 - 29 novembre 2002

A. Bellucco, J. Beuys, G. Brecht, G. Dicrola, M. Disler, P. Gilardi
R. Johnson, J. Kounellis, R. Longo, S. Olde Wolbers, M. Wagner K, R. Welch


La mostra presenta lo sfaccettato tema della Differenza in un percorso storico che parte da Joseph Beyus e giunge fino ad oggi, segnalando alcune delle tappe di questa complessa tematica, che è critica al Logos, alle strutture ed alle limitazioni di pensiero e di linguaggio e che approda alla decostruzione di questi confini e condizionamenti.
La decostruzione si radicalizza in un'alternanza tra identità e superamento, un'alternanza che diviene convergenza, corrispondenza: scardinare, demolire le identità dell'uomo, della natura e dunque della forma e dei linguaggi, implica il tendere ad un superamento perenne e progressivo di queste e di nuove identità, rendendo protagonista la Differenza. Alla decostruzione sottende il bisogno di un flusso di energia (fisica), sottratta alla vita piatta e monolitica dell'uomo postmoderno, che apre ad un rapporto improvviso con "spazi transizionali", tra il pensare ed il sentire, fra realtà interne e vita esterna.La strategia dell'artista segna un primato nell'insorgenza della Differenza.
Il progetto espositivo propone un'orchestrazione di diversi lavori, alcuni realizzati per l'occasione dagli stessi artisti partecipanti, all'interno del percorso tematico tracciato. Lo spettatore viene sottoposto ad una varietà di visioni poliedriche, ad un flusso di motivi legati al contenuto ed al concetto della differenza. Le opere dialogano tra di loro in un percorso che parte dalle pratiche aleatorie di Brecht o dalle strategie individuali-collettivistiche di Beuys e giunge ad esperienze di realtà virtuali del video Placebo 2002, della giovane artista olandese Saskia Olde Wolbers, a quelle interattive dell'installazione bionica di Piero Gilardi (Liquid Breath).
Questa mostra include, inoltre, opere inedite per Roma quali i Portraits di Roger Welch e i grandi ritratti di Alessandro Bellucco (Architetture perdute, 2001), non risparmiando di mettere a fuoco l'attività di artisti celeberrimi (Kounellis, Disler) o meno noti (Dicrola, Wagner K), letta attraverso i temi della non-identità, della differenzialità soggettiva, del differimento spazio-temporale.

La mostra è proposta nell'ambito del Dottorato di Ricerca "Arte di Confine" e dei relativi corsi sperimentali di Stage/Master in Cura Critica ed Installazione Museale, voluti dal direttore del Museo Simonetta Lux, e realizzati del curatore del MLAC Domenico Scudero.

Inaugurazione: martedì 19 novembre 2002 ore 18:30.
Dal 19 al 29 novembre 2002, lunedì - venerdì 10 - 20.