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          il 
            museo laboratorio d'arte contemporanea 
             
            pubblicazioni 
            / Collana ArtisticaMente 
          
             
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              1. 
                Domenico Scudero, Avanguardia nel presente. 
                collana Artisticamente.  
                Saggi, Lithos 2000 
                154 p., [8] c. di tav. b/n e colori; 21 cm 
                ISBN 88-86584-42-3 | 
             
             
               
                Un testo critico e teorico 
                dedicato allo stato della ricerca e del sistema artistico dai 
                primi anni Ottanta a oggi. Domenico Scudero analizza la condizione 
                dell'arte contemporanea nel limbo del Postmoderno, definendo le 
                ragioni e le possibilità di una avanguardia nel presente. 
                La contrapposizione postmoderno - avanguardia si riflette in un'ulteriore 
                distinzione categorica: Moderno e odierno. Se l'uno decreta "la 
                corrosione dell'estetico", l'altro misura "le istanze etiche alla 
                radice dell'estetica". 
                Decretando la fine alle istanze etiche ancora vive nel corso degli 
                anni Settanta, il Postmoderno ha chiuso la ricerca concettuale 
                nel consueto avvicendarsi delle tendenze, travisandone il messaggio. 
                Il Concettuale, fagocitato nell'appropriazione indiscriminata 
                della produzione postmoderna, è stato dunque riconvertito nella 
                logica edonistica: "un potere, quello del Postmoderno, fondato 
                sull'estetica oggettiva, mai interessata alla discussione dei 
                contenuti, perché inessenziali alla sua forma, alla sua origine 
                del bello". L'operazione artistica scivola nel rapporto estetico 
                e gli opposti si riconciliano sotto l'ala protettrice degli interessi 
                economici.  
                Risalendo alle cause di questa aporia Scudero individua un momento 
                critico nella progressiva constatazione dell'inadeguatezza dell'analisi 
                scientifica, che aveva guidato la ricerca e la critica d'arte 
                fino agli anni Sessanta, nella fiducia di un discorso basato sulla 
                razionalità dell'evoluzione tecnologica. A ciò subentra, già negli 
                anni Settanta, quello scetticismo che accompagna la fine delle 
                ideologie politiche.  
                L'autore non teme di affermarlo: l'attuale valore della produzione 
                artistica esiste unicamente in virtù dell'esistenza di un mercato. 
                La svalutazione delle potenzialità critiche e di un contenuto 
                etico, sovversivo, ha determinato infine la coincidenza di istituzione 
                e avanguardia: l'unica sua ragione di esistenza, necessaria e 
                sufficiente, è il suo esistere nel sistema di mercato. E l'ideologia? 
                "L'ideologia si svuota dai contenuti socio-politici e diviene 
                ideologia esistenziale, volontà di potenza, necessità esistenziale; 
                la prima coscienza dell'essere nell'arte". Discernere e distinguere 
                le istanze di una reale avanguardia, definendone le possibili 
                strategie, è il proposito di questo saggio.  
                Condivide senza riserve il maestro Fabio Mauri, nella bella introduzione 
                a questo libro: "se il Postmoderno sbaglia, sul serio è stato. 
                Scudero lo fa 'essere', senz'altro. Il suo giudizio negativo non 
                riduce, dà vita completa alle cause di un effetto improprio. Un 
                pensiero che conferisce ontologia, quale dato insopprimibile dell'esperienza 
                materiale della mente".  
                 
                Emanuela Termine   | 
             
           
          
         
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