la rete reale virtuale dell'arte contemporanea
 

museo laboratorio
d'arte contemporanea
dell'Università La Sapienza

il museo
mostre in corso
letture attive
archivio mostre
mediateca
la collezione
mappe
press release
links

pubblicazioni
                    > ArtisticaMente
                    > Luxflux
                    > Proto-type


archivio musica contemporanea

il museo laboratorio d'arte contemporanea

pubblicazioni / Collana ArtisticaMente

2. Carla Subrizi, Il corpo disperso dell'arte. collana Artisticamente. Saggi, Lithos 2000 274 p., [8] c. di tav. b/n e colori; 21 cm ISBN 88-86584-52-0

“Poiché nessuna battaglia può dirsi terminata è importante che sia una donna, e per di più una donna italiana che, riunendo in un unico saggio il corpo disperso dell’arte e del pensiero, ripeta in qualche modo il gioco di Iside che ricompone il corpo disperso di Osiride, e impedisca il seppellimento dello spirito d’avanguardia sotto le palate di idiozia che alcuni sapienti oscurantisti riversano su ogni volontà di smembramento del pensiero occidentale classico”
Alain Jouffroy
Storica, critica e docente di storia dell’arte contemporanea, Carla Subrizi definisce in questo saggio una linea interpretativa che attraversa il Novecento e si ripercuote nell’attuale dibattito storico-artistico. Il corpo disperso dell’arte, ovvero, come si suggerisce nella presentazione, Cosa è rimasto dell’opera d’arte? Con un taglio trasversale che permette di evidenziare le ragioni di un processo consolidatosi nel tempo, Subrizi segue lo sviluppo di questioni tutt’ora aperte: autore – opera – identità – produzione – rappresentazione. L’indagine si organizza intorno al pensiero di artisti, filosofi, scrittori, e poeti cari all’autrice, punti fermi nei quali trovare il “filo rosso” che la riporta al presente.
La realizzazione dell’opera non è più l’unica pratica legittima nell’arte contemporanea. L’insieme dei dati raccolti dall’artista rimane più spesso, e volutamente, allo stato frammentario, lacunoso, disperso. L’unità dell’opera d’arte è caratteristica occasionale piuttosto che normativa: l’arte contemporanea mette in opera situzioni, predispone i suoi strumenti all’esperienza. Totalmente slegato dalla sua antica struttura, il corpo dell’arte riconosce nuove relazioni e possibilità di connessione, che Carla Subrizi si propone di ricostruire superando un apparente paradosso.
Emanuela Termine