Questo libro
accompagna l'incontro tra il lavoro di Paolo Piscitelli e il
Museo Laboratorio di Arte Contemporanea: un progetto maturato
in relazione alle ricerche più recenti dell'artista torinese,
di cui si è voluto documentare un percorso e proporre
una lettura.
Le opere di Paolo Piscitelli si confrontano con lo spazio e
indagano nuove possibili dimensioni attraverso cui farne esperienza.
I suoi interventi sorprendono spesso per il coinvolgimento,
a un tempo, della sfera più intima e personale, insieme
alla consapevolezza di vivere un accadimento che ci caratterizza
in quanto esseri umani, definendo in modo universale la natura
del nostro essere-nel-mondo: superare la dialettica tra questi
due poli significa ricostruire il senso della misura umana,
in relazione organica agli spazi dell'esperienza: naturali o
urbani, fisici o virtuali.
Piscitelli
ha sperimentato differenti metodi e media: scultura, video,
installazioni audio-plastiche, performance, fotografia, disegno.
L'impiego di strutture leggere, tecnologicamente sottili e visivamente
minimali, riduce all'essenziale la presenza e l'ingombro della
materia, per dar voce a concetti quali spazio negativo, scultura
del vuoto, volume sonoro.
Paolo Piscitelli
è nato a Venaria Reale (Torino) nel 1971, vive e lavora
a College Station (Texas) e a Torino.
Tra le sue esposizioni più recenti ricordiamo: Present
Future, Artissima, Torino (2003); Con gli occhi del corpo, Laden
No. 5, Kurkolonnaden, Bad Ems (2004), Drawing_Here and Now,
Art Forum Berlin, Berlino (2004); S.N.O.W. Sculpture in Non-Objective
Way, Tucci Russo Studio per l'Arte Contemporanea, Torre Pellice
(2005), In a silent way, Zizkov Monument, Praga, Repubblica
Ceca (2006); One
Emanuela
Termine è storica dell'arte e curatrice. Attualmente
svolge il Dottorato di ricerca in Storia dell'Arte Contemporanea
presso l'Università di Roma "La Sapienza".
È curatrice alla Galleria Sala 1 e responsabile della
segreteria organizzativa presso la Fondazione Bruno Zevi.
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