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il
museo laboratorio d'arte contemporanea
pubblicazioni / luxflux proto-type arte contemporanea
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5.
Simonetta Lux, Domenico Scudero
Judith Cowan. The capacity of things: from life
Collana Luxflux proto-type arte contemporanea, Gangemi Editore
2005
ISBN 88-492-0861-8 |
Il testo si divide in
tre sezioni, nella prima Simonetta Lux, Stella Santacatterina
e Domenico Scudero analizzano criticamente l’opera dell’artista
inglese. Nel saggio Punto e a capo Lux inserisce Cowan tra i maggiori
esponenti della New British Sculpture degli anni 80, in quella
linea che ha come i suoi massimi esponenti Stephen Cox, Tony Cragg
e Anish Kapoor. Nel suo lavoro l’artista trova, reinterpretandole,
le filosofie dei maestri degli anni Sessanta Settanta, dal minimalismo
di Morris, all’arte povera di Merz, fino a Beuys e Boltanski.
In Judith Cowan, l’altro luogo Santacatterina, partendo
da un testo di Roger Caillois, analizza la personalità
artistica di Cowan. Il suo adottare mezzi disparati e il combinare
materiali insoliti non sono dettati da un’ansia di sperimentazione
tecnica, ma dalla volontà di rivelare l’esperienza
dell’arte, che ha come scopo finale quello di fornire un
altro modo di vedere e non la pretesa di trasformare il reale.
L’opera della Cowan, pur partendo dalla Nuova Scultura Britannica,
se ne discosta per una particolare poetica del sublime, intesa
come superamento della contingenza fisica
in direzione di un assoluto spazio-temporale. Domenico Scudero
in Dentro e fuori lo spazio parla della sua visita presso lo studio
dell’artista situato in un edificio di archeologia industriale,
nel quartiere di Camden, zona vitale e piena di giovani. L’ambiente
emana una calma rarefatta e fredda, paradigma della sua opera.
L’ambiente appare distaccato e lontano da tutto ciò
che accade all’esterno, è un porsi a distanza dallo
spazio e dal tempo presente.
La seconda sezione è dedicata alle schede critiche che
prendono in esame opere che vanno dal 1978, come ad esempio #1-
Hospital Tent, al 2005 come #21- from life ed offre un’ampia
panoramica del percorso artistico di Cowan.
Nella terza parte sono inserite due interviste, la prima è
la trascrizione di una conversazione con Wentworth in occasione
della mostra Passages& Incidents a Kettle’s Yard nel
1996, mentre la seconda è un’intervista di Susan
Butle in relazione alla mostra Water Rises al Camden Arts Centre.
Raffaella Perna |
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