Casa con vista

a cura di Daniela Cotimbo

12 e 13 maggio 2012

http://casaconvista.tumblr.com/

artisti e appartamenti coinvolti:

DIEGO M. MIRABELLA – Via Filippo Casini, 16

DANIELA PEREGO – Via Filippo Casini, 6 scala C

EDITH URBAN – Via Teodoro Pateras, 9

ANITA CALÀ – Via Gaetano Sacchi, 10 

PIERO MOTTOLA – Via Teodoro Pateras, 27

HEATHER ALLEN – Via Roma Libera, 10

DANIELA MONACI – Via della Paglia, 31

GIUSEPPE SALTADORI – Via San Francesco a Ripa, 148

ELENA ARZUFFI – Via San Francesco a Ripa, 18

PETER FLACCUS – Via San Francesco a Ripa, 166

JONATHAN HYND – Via dei Fienaroli, 8

GEORGINA SPENGLER – Via Arco di San Callisto 22/10

CAROLYN ANGUS – Via della Lungara, 3

FRANCESCO IMPELLIZZERI – Via delle Mantellate, 30 C

MAURO VITTURINI – Via delle Mantellate, 15

  

Ufficio stampa:  Christa Pardatscher

presso la società Legomena srl

casaconvista2012@gmail.com

tel. 347 4284995. Tel 065757061.

Viale Marco Polo 84. 00154 Roma

15 artisti invitati, 15 appartamenti aperti ad accogliere opere e fruitori e una mappa topografica del quartiere di Trastevere con indicato il percorso consigliato. Sono questi i numeri e le caratteristiche di Casa con vista, l’evento artistico che ha visto coinvolti non i soliti luoghi del circuito dell’arte contemporanea capitolina bensì le case private, aperte per l’occasione ad accogliere opere d’arte. Il progetto, fortemente voluto dalla curatrice Daniela Cotimbo, nasce da una suggestione proveniente dell’esperienza di “3 x Klingeln”, realizzata con cadenza biennale nella città di Mainz in Germania.

Il progetto ha preso corpo nell’arco di un week end (sabato 12 e domenica 13 maggio) declinandosi in un dialogo a più voci nel quale opera, artista, arredamento domestico e padrone di casa contribuivano vicendevolmente alla creazione dell’evento. Non è certamente la prima volta che case private sono messe in relazione con la creazione artistica; ricordiamo l’esperienza di home gallery “DAF NA”, nata per volere dell’artista Danilo Ambrosino negli spazi napoletani della sua casa-studio. Ma è sicuramente una gradevole novità la creazione di un circuito espositivo domestico circoscritto temporalmente e spazialmente, nel quale è la dimensione abitativa a dettare le regole creative. Casa con vista è un evento, se si vuole, mordi e fuggi, nel quale l’osservazione di ciò che accade, vuoi per la curiosità di visitare tutte le case o vuoi per l’imbarazzo nell’invadere uno spazio intimo come quello domestico, può essere repentina e, per questo, particolarmente attenta e concentrata.

Il progetto, allora, nasce come una sfida sin dalle sue prime fasi d’ideazione: dalla possibilità di coinvolgere i padroni di casa, all’esperienza innovativa per gli artisti, invitati a confrontarsi con una realtà già fortemente personalizzata come quella domestica. In base a un sistema del tutto opposto alle logiche del white cube, gli artisti si sono resi disponibili nel “limitare” una parte della propria individualità e personalità al fine di integrare i propri lavori con quelli che sono i significati preesistenti, i caratteri e la morfologia dei luoghi ospiti.

Casa con vista è dunque una scommessa, una sperimentazione artistica e curatoriale rischiosa nella quale il buon esito espositivo risulta difficilmente ponderabile attraverso le classiche coordinate critiche. L’opera d’arte, contemporaneamente residente e clandestina nel contesto casalingo, non necessita in questo caso di essere perfettamente osmotica e aderente al contesto di riferimento, ma ha come scopo quello di aprire un dialogo, magari anche un corto circuito, con un luogo già pieno e vivo. All’opera d’arte non è richiesta una comunicazione univoca e nemmeno la restituzione di senso o di caratterizzazione dell’ambiente, ciò che si ricerca è una condivisione allargata, una messa a sistema di esperienze dissimili e una sperimentazione di ipotesi d’allestimento alternative. La realizzazione di un circuito espositivo cadenzato in tappe e strutturato nell’ambito di un unico quartiere già fortemente caratterizzato come appunto Trastevere, restituisce la possibilità di coinvolgere un pubblico eterogeneo e non necessariamente legato al circuito del contemporaneo di stampo ufficiale.

In definitiva, tirando le somme, Casa con vista, è stato un grande successo in termini di affluenza e d’interesse, ed è di certo apprezzabile l’impegno organizzativo nella messa in opera di un progetto articolato e ben riuscito. Da questa sperimentazione, come da tutte le esperienze culturali alternative e in parte di rottura, le nostre realtà urbane non possono che uscirne arricchite in termini di conoscenza dell’arte, consapevolezza dei luoghi e confronto tra diverse visioni.

Dall’alto:

Mauro Vitturini, Ecce Gige, Ecce Homo, 2012, installazione, mixed media

Diego Miguel Mirabella, In realtà, 2012, Stampa Ink Jet, vetro, fonte di luce

Daniela Monaci, 33 Colombe che beccano perle, 2012, creta e perle

Carolyn Angus, Water’s edge, 2012, oggetti trovati, carta, legno, corda, nastro, ceramica, fotografia, suono

Daniela Perego, Matrimonio, 2009, video

©Simone Parente