Il ruolo dell’arte nella vita culturale della Russia di oggi è rappresentato da due riviste in particolare: “Art Chronika” e il “Moskow Art Journal”.
La prima pubblicazione, nata nel 1999 e in parte sostenuta da finanziamenti del Ministero della Cultura e dell’Educazione russo, si presenta come una rivista patinata, dove viene offerto al lettore un panorama delle principali tendenze artistiche non solo in ambito nazionale ma anche in ambito internazionale.
Lo sguardo per altro si allarga fino a comprendere pure il passato, fornendo, come nel caso dell’ultimo numero (n.5/2003), un’analisi delle principali figure artistiche di successo nel mondo, “afferenti” alla koinè culturale dell’Impero Russo o dell’Unione Sovietica. Dunque l’approccio critico parte dalle scuole degli ambulanti alla Repin e passa per le avanguardie storiche alla Malevich, raggiungendo quindi la contemporaneità di Vinogradov e Dubosarskij non trascurando però le esperienze di Bulatov o Kabakov.
Al lettore vengono così proposte recensioni di mostre organizzate in tutto il mondo e in particolar modo in Europa, su artisti di periodi diversi e dunque allestimenti organizzati in spazi espositivi assai differenti gli uni dagli altri (ad esempio nel numero 3/4 del 2003, si parla della mostra in onore del giubileo di S. Pietroburgo, organizzata a Parigi ed allestita con oggetti e tele provenienti dall’Ermitage, in stile decisamente neoclassico).
Ma c’è spazio anche per le nuove tendenze, insieme alle discussioni sul retaggio del passato sul presente. Emblematico l’articolo di Anna Mateeva apparso sul numero 4 del 2002, dove la “Putin mania” nell’arte contemporanea viene messa in relazione con l’arte sovietica.
Largo spazio viene anche dato alla fotografia, all’architettura e al design.
In chiusura la rivista presenta recensioni di pubblicazioni sull’arte, molto utili per chi voglia approfondire temi particolari o tenersi aggiornato sulle novità editoriali in uscita in Russia.
All’edizione cartacea se ne aggiunge una consultabile on-line (www.artchronika.ru) più sintetica, dove si possono trovare links a enti artistici e musei russi. Un’ultima precisazione va fatta a chi si appresta a cercare via internet il sito: le pagine sono rigorosamente in lingua russa.
Per quanto riguarda il “Moscow Art Journal”, nato anch’esso di recente, si tratta al contrario di una rivista molto teorica, dove lo sguardo si pone esclusivamente all’interno del panorama artistico russo. Anche il suo aspetto, la forma quadrata, i colori solo sulla copertina e le pagine interne in bianco e nero, ci indicano un approccio che bada soprattutto ai contenuti. Ciò nonostante alcuni dei collaboratori sono gli stessi di “Art Chronika” (per esempio la Mateeva) e nel comitato di redazione, già caporedattore di “Art Chronika”, troviamo quel Viktor Misiano che è già il direttore del “Moscow Art Journal”. Ma queste affinità non debbono affatto far pensare a due riviste simili, al contrario, proprio perché il Moscow Art Journal ha un approccio meno divulgativo e più specialistico, spesso troviamo tra i collaboratori direttamente gli artisti, come Bulatov, Zvezdochetov, Prigov e tanti altri.