Presentazione libro: La città dei biSogni, a cura di Isabella Aquilanti, Michele Benucci, Marco Trulli, Claudio Zecchi.
Cantieri d’arte 2007.
http://www.cantieridarte.org/

Note:

(1) La presentazione è avvenuta al Maxxi, Roma il 7/2/2008 e a Vitarte, Viterbo, il 17/02/2008.
(2) Cantieri d’arte (a cura di) I. Aquilanti, M. Benucci, M. Trulli, C. Zecchi, La città dei biSogni, Gangemi Editori, dicembre 2007, Roma.
(3) Conferenza Spazi Manifesti, tenutasi il 12 novembre 2007 presso il palazzo della provincia di Viterbo.

In occasione della presentazione del catalogo a conclusione della progettazione 2007 (1), i curatori dell’evento Cantieri d’arte hanno voluto sottolineare, nella scansione annuale degli eventi realizzati nell’ambito della Città dei biSogni, l’esigenza di una diversa lettura degli spazi nella percezione dei cittadini e di un diverso ruolo dell’arte in tale ambito, percepibile nelle esperienze raccolte nel testo.
Arrivata alla sua terza edizione, Cantieri d’arte ha ormai abbandonato la formula convenzionale di mostra ed è mutata dando voce alle nuove e diverse lingue dell’arte contemporanea, sconfinando oltre i luoghi ed i dispositivi di prammatica della cultura.

In un programma che, attraverso diversi eventi succedutisi nel corso dell’anno, diverse tappe di un medesimo percorso, ha analizzato le reali possibilità di usare l’arte come mezzo per ridisegnare il territorio (2).

L’esperienza di Cantieri d’Arte ha creato fino ad ora una rete culturale internazionale ed ampia, con la quale ha cercato di avviluppare la città ed i suoi cittadini, creando una presenza contemporanea a partire da Viterbo la medievale città dei papi, non ottimale, eventuale o legata a spazi e luoghi deputati, ma continuativa.

I biSogni della città hanno trovato spazio nei due Workshops tenuti dal gruppo ON Stalker e da Santiago Cirugeda nel territorio viterbese, sconfinando nella collaborazione con il museo Calori di San Gemini, spazio che esula dal territorio della Tuscia, in cui Riccardo Murelli ha creato con le sue architetture del desiderio un dialogo tra diversi linguaggi artistici e storici, rimanendo sospeso tra scultura e architettura.

L’evento conclusivo, Spazi manifesti, in collaborazione con l’azienda pubblicitaria Panta CZ, ha messo a disposizione gli spazi pubblicitari cittadini. I manifesti dislocati in giro per la città hanno dato voce ai sei collettivi coinvolti nel progetto, tutti programmaticamente legati all’arte pubblica, alle problematiche di uno spazio antropizzato e urbano, alle tematiche sociali.

Secondo un progetto che ha allontanato sempre di più, di volta in volta, gli eventi dagli spazi della cultura, fino a tentare di fare il punto attraverso la conferenza (3) in cui artisti, curatori e professionisti dell’arte coinvolti nel progetto dei Cantieri, hanno cercato, ognuno attraverso il proprio impegno, di dare una lettura sulle possibilità per l’arte di ridisegnare il territorio. In un percorso quasi rabdomantico per la città si sono snodate le immagini degli artisti, alle fermate degli autobus, alle transenne, agli incroci delle strade, nei luoghi della quotidianità cittadina, in spazi inattesi e inconsueti.

Lo studio sivigliano Recetas Urbanas di Santiago Cirugeda, attraverso una impaginazione da quotidiano, ha offerto un vero e proprio “ricettario”, già esperito dal punto di vista architettonico e legale, necessario per la riappropriazione degli spazi urbani inutilizzati da parte dei cittadini.
L’Osservatorio Nomade Stalker ci ha riportato alle tematiche dell’emarginazione, attraverso il quaderno di Amela che narra, nelle pagine infantili, la sua quotidianità di campi di accoglienza, di sgomberi forzati e di speranza in un diverso futuro.

Gli artisti di S.O.S Workshop si sono interrogati e ci hanno interrogato su quale debba essere l’immagine della nostra città, risolvendo l’antinomia tra spazio pubblico ed esigenze private, in una composizione di elementi architettonici sospesi in un cielo metafisico, spazio vuoto capace di dare una nuova prospettiva.

E’xtrapaysage ha creato un dialogo tra l’osservatore ed il luogo, attraverso inserimenti di sagome stranianti in spazi precisi, alterandone la lettura. Il collettivo parigino Exyzt ha invitato, attraverso i suoi otto manifesti-episodi, a entrare nella narrazione in un gioco di ambiguità semantica e iconografica.

L’opera dei Com.plot S.Y.S.tem infine ha combinato nella scansione il testo di Elias Canetti e le immagini, icone della nostra società e, alterandone la lettura, le ha trasformate in una lingua, pronta a veicolare nuovi significati.

Dallalto:

Riccardo Murelli, Le architetture del Desiderio, Chiostro del Museo dell’Opera Guido Calori, settembre 2007, San Gemini.

Santiago Cirugeda, Recetas Urbana, Spazi Manifesti, novembre 2007, Viterbo.

O N Stalker, Spazi Manifesti, novembre 2007, Viterbo

S.O.S. Workshop, Spazi Manifesti, novembre 2007, Viterbo

E’xtrapaysage, Spazi Manifesti, novembre 2007, Viterbo

Exizt, Be Utopian, Spazi Manifesti, novembre 2007, Viterbo

Com.plot S.Y.S.tem, Spazi Manifesti, novembre 2007, Viterbo