Ancora una volta Luxflux si sposta e nel suo ultimo numero del 2004 ricompone come pezzi di un puzzle una possibile mappatura dell’arte contemporanea nei Paesi altri. Iniziamo (Scudero e Cippitelli) da Dakar, Senegal, per raccontare una Biennale di Arte contemporanea che raccoglie tensioni, tentativi e progetti volti a delineare lo statuto di una possibile identità culturale africana. Ci siamo mossi poi per il Montenegro (Lux) dove un’altra Biennale ci apre inaspettati spiragli su un luogo così vicino e così lontano che a stento riconosciamo come europeo.
La cura di una mostra ci ha fatto poi conoscre Riga (Lux e Cristallini), i suoi spazi dedicati all’arte ed ancora una volta la costruzione della propria identità culturale. L’incontro con Protto e Palmieri (Mania) e con Perciballi (Granata) ha aperto nuove ipotesi di avvicinamento al loro lavoro. Ed ancora uno sguardo (Pieroni) sulla fotografia di paesaggio urbano in Italia- il secondo ed ultimo; un’ipotesi di contesto curatoriale che non escluda, ma anzi favorisca, il lavoro del critico d’arte (Scudero), una panoramica sulle riviste russe d’arte contemporanea (Cecchini) e un incontro con l’impegno politico (Cortesini) nel lavoro dell’artista cileno Alfredo Jaar.
3. Luxflux 7-8-9
Gangemi Editore per L.H.O.O.K., 2004
160p., 10,50 cm
ISBN 884920698-4