Mercoledì 21 settembre 2005 alle ore 18:30 nella terrazza e negli spazi del MLAC, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università di Roma “La Sapienza” sarà inaugurata la mostra personale di Lino Strangis, Passaggi di stato, a cura di Simonetta Lux. L’evento aprirà il ciclo Progetto giovani “Get up fast! cab” realizzato da Domenico Scudero, volto a promuovere e monitorare l’attività creativa di giovani artisti.

Lino Strangis, giovane artista residente a Roma, realizza per questa sua prima mostra un percorso multimediale che si costituisce di due installazioni sonore e di tre installazioni video, di cui una all’interno di una tenda canadese posta sulla terrazza del MLAC.
Fin dall’ingresso del museo, l’artista lascia delle tracce sul pavimento come collegamento fra le parti. Sono frammenti di eventi trovati, suoni e visioni proiettati in loop e seminati su di un percorso imprevisto, un iter tratteggiato che l’avventore è chiamato a perseguire, spinto da un’infantile curiosità. Si tratta di un sentiero multimediale, composto di elementi interdipendenti ed autonomi allo stesso tempo.
Se i frammenti di video sono presenze “fisiche” che disegnano la geografia del percorso, i suoni sono da intendersi come presenze di spiriti che lo popolano, diffondendosi invisibilmente nell’ambiente.
Come spiega l’artista: “Ogni suono è un’energia, un carattere intrinseco di quella ‘vegetazione’ (tecnologica) che si va attraversando”. Si tratta di sperimentazioni sound-art di Lino Strangis e del gruppo Smoker Mu (di cui fanno parte oltre l’artista i polistrumentisti Cristiano Ramunno e Stefano Petucco) da poco divenuto promoter della nuova sezione sperimentale del Teatro Stabile di Ostia antica.

In occasione dell’inaugurazione, alle ore 19:30 si terrà una performance multimediale omonima, ideata da Strangis e Smoker mu, con la partecipazione ed il supporto tecnico di Cristiano Ramunno (Scenografo del Teatro Stabile di Ostia Antica) ed il contributo di Corrado Croce (direttore artistico dello stesso teatro).
Si tratta prima di tutto di una cerimonia, un rito di passaggio, dove vengono ricercati gli esiti ed i modi più arcaici del suono, utilizzando strumenti tecnologici e strumenti arcaici come percussioni e flauti. Ne risulta un tribalismo tecnologico il cui suono prodotto sembra fuori dal tempo e sganciato da ogni legame con la musica di tradizione occidentale.

La mostra è realizzata nella programmazione del ciclo Progetto giovani “Get up fast! cab” ideato da Domenico Scudero, con il contributo della Regione Lazio per la ricerca “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”, diretta da Simonetta Lux.

La mostra resterà aperta dal 21 al 30 settembre 2005.

Lunedì – Venerdì ore 10:00 – 19:30
Ufficio stampa: Giorgia Calò