Walker Evans. Argento e Carbone.

Roma, Palazzo Braschi, fino all’8 gennaio 2006.
Curata da John T.Hill
Orari 9,00 – 19,00 lunedì chiuso
Ingresso 6.20 € intero, 3.10 € ridotto.

Nella mostra su Walker Evans presso Palazzo Braschi, possiamo scoprire alcune ossessioni dell’autore che documentò la Grande Depressione lasciandoci una delle impronte più forti. Tre sale espositive, percorrenti un arco di tempo che va dal 1929 al 1936, in maniera più ampia, con immagini stampate con tecniche diverse e libri che documentano la sua vivace collaborazione con scrittori e giornalisti.
Walker Evans, nato nel 1903 nel Missouri, inizia a dedicarsi alla fotografia nel 1928 a New York, dopo aver abbandonato l’idea di diventare scrittore conservando però l’influenza delle letture di Gustave Flaubert riguardo l’oggettività dell’arte.
Quattro fotografie di piccolo formato testimoniano il suo cogliere passanti newyorkesi senza preavviso nel ’29.
Emerge una prima ossessione di Evans: quasi un voyeur, presente senza essere visto, spia le persone che si recano verso le loro mete, come pure in “Many Are Called, Subways Photos” del 1966 dove con la sua macchina nascosta nel cappotto immortalava viaggiatori assorti nella metropolitana.
1929, crollo della borsa, crack finanziario che colpisce l’America del presidente Hoover, il quale non riuscendo a fronteggiare la situazione, nel 1932 venne sostituito da Franklin Delano Roosvelt promotore di un programma di risanamento economico e sociale: il new deal.
L’economia doveva ricevere spinta dall’interno, la domanda di mercato doveva provenire dagli stessi americani. Si attivò una grande campagna propagandistica, servendosi di vari mezzi, fotografia inclusa.
Del nuovo corso fece parte nel ’35 anche la Farm Security Administration (FSA) ente del Dipartimento di Agricoltura, agenzia che sosteneva i piccoli agricoltori.
Alla FSA il compito di documentare la condizione delle campagne.
Di nuovo la fotografia al servizio del potere.
Si doveva ottenere un determinato effetto quindi l’immagine doveva rispettare determinate condizioni.
Esposte in mostra alcune immagini del 1936, Evans fu chiamato a collaborare per la FSA nel ’35, muovendosi soprattutto verso gli stati del sud dove il peso del crollo finanziario aveva avuto gli effetti più gravi.
Con la sua Folding 20X25 cm e il treppiedi otteneva con precisione tutti i dettagli grazie ad ampie profondità di campo e ad inquadrature centrali, semplice, oneste, spesso frontali caratterizzate da un forte ritmo dato sia da scelte compositive che dalla tecnica di stampa.
Distributori di benzina, chiese, strade cittadine, pali d’elettricità, interni di case, luoghi vissuti ma in cui dell’uomo rimangono solo le tracce, dettagli che permettono di ricostruire chi fosse.
Emerge un interesse per le architetture già presente in un lavoro del 1930 sulle case vittoriane nel New England e New York su suggerimento di Lincoln Kirstein.
Ricorrono spesso cartelloni pubblicitari, insegne, segnali: un benessere invitante ma irrealizzabile, stando a quanto li circonda, a quanto è accaduto. 
Nel ’36 si dedica anche ad un progetto per la rivista Fortune insieme allo scrittore James Agee sui mezzadri dell’Alabama, vivendo con loro per due mesi.
Il lavoro fu rifiutato dalla rivista, ma venne pubblicato, cinque anni dopo, un libro Let Us Now Praise Famous Men, in cui il testo e le immagini collaborano strettamente, seppure indipendentemente, le fotografie non dovevano essere semplici illustrazioni.
Nel 1937 la collaborazione con la Fsa terminò, le immagini di Evans non erano ottimistiche, né propagandistiche, non ottenevano gli effetti voluti.
Troppo oggettive, come se una scheggia di ghiaccio fosse piantata nel suo sguardo.
Uno sguardo oggettivo ma partecipe.
Un documento ha utilità, l’arte no, così l’arte può solo adottarne lo stile, è quello che fece Walker Evans.

Dall’alto:

Walker Evans, Girl in Fulton Street, 1929 
Walker Evans,Bottega di un barbiere in una città del sud, 1936
Walker Evans,Cucina di casa colonica,contea di Hale, Alabama, 1936 
Walker Evans,Espositore di foto automatiche, Savannah, 1936

Walker Evans,Insegna di negozio di arredamento nei pressi di Birghinham, Alabama, 1936
Walker Evans,Venditori sul ciglio della starda nei pressi di Birghinham, 1936