Il giorno 5 dicembre 2001 alle ore 18.00 viene presentato il libro “Il corpo disperso dell’arte” di Carla Subrizi, secondo volume della collana “artisticaMente” diretta da Simonetta Lux.

Alla presentazione, presso il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Università “La Sapienza” intervengono Claudia Cieri Via, Giuseppe Di Giacomo e Simonetta Lux.

“Ripercorrere una linea che ha le radici nella fine del XIX secolo e ricondurla, rapidamente, all’interno del dibattito storico-artistico attuale, sembra un paradosso. La struttura stessa di questo libro è paradossale: un excursus storico tuttavia centrato intorno ad una serie di dati/elementi emersi nelle opere e negli scritti degli artisti, filosofi, scrittori che fanno parte di questo percorso. Cosa è rimasto dell’opera d’arte?: sarebbe potuto anche essere il titolo. La domanda si rivolge soprattutto alla fisionomia dell’opera d’arte e alla sua rovesciata e l’opera è divenuta la messa in atto di una serie di elementi non più da guardare ma attraverso i quali guardare il mondo. Indagare le motivazioni che hanno portato a questa dispersione di unità di struttura, fino al dissolvimento in una pratica che non è più soltanto opera ma situazione è lo scopo di questo libro” (dalla IV di copertina).

Nietzsche, Wittgenstein, Bataille, Artaud, Merleau-Ponty, Barthes, Foucault, Sartre, Deleuze, Julia Kristeva sono affiancati a Brancusi, Giacometti, Masson, Duchamp, Bacon e ad altri grandi artisti contemporanei tra i quali Tony Smith, Gina Pane, Vito Acconci, Baruchello in una articolazione che, come dice Alain Jouffroy nella prefazione a Il corpo disperso dell’arte, “Roger Caillois così felicemente chiamava la avventurosa coerenza”.