Baruchello è protagonista, sin dalla fine degli anni ’50, della seconda avanguardia internazionale. La sua ricerca si caratterizza attraverso l’uso di media diversi quali: la pittura, l’oggetto/assemblage, la scrittura, l’azione, il cinema, il video, tecniche queste ultime di cui è stato un iniziatore. È autore di operazioni ed activities senza precedenti come la formazione di Società fittizie per la firma di opere d’arte, l’agricoltura e la zootecnia intese come attività artistiche in rapporto agli aspetti economico-politici del mercato dell’arte, la ricerca del significato dello spazio interno degli edifici e la realizzazione di vasti spazi esterni (il giardino e il bosco) pensati come luoghi mentali e dell’immaginario.

Milioni di colori nitidi è il titolo della mostra di Gianfranco Baruchello, a cura di Simonetta Lux, in cui viene esposto, per la prima volta, un grande quadro realizzato tra il 1999 e il 2001. Si tratta di un’opera di m 15 x 2, strutturata in sei diversi pannelli alternati di m 3 x 2 e di m 2 x 2. Il quadro presenta lo spazio caratteristico della pittura di Baruchello, spazio che per primi individuarono Alain Jouffroy, Maurizio Bonicatti, Italo Calvino, Umberto Eco, Giorgio Manganelli: immagini disseminate all’interno di superfici totalmente bianche nelle quali sono annullati centri e prospettive di senso o costruzione del quadro. Il titolo “Milioni di colori nitidi” ricalca la dicitura di una opzione collegata ad un programma di scansione digitale: si presenta dunque, nello stesso tempo, come un paradosso (milioni di colori come immagini bianche e nessun colore) e come un risultato di una riflessione sull’immagine e lo spazio, il bianco, il vuoto e l’incerto, il bianco della tela e il bianco realizzato intorno le immagini. Nel quadro non ci sono colori, tuttavia il bianco è pensato come somma di tutti i colori e quindi come estrema sintesi dell’immagine dello spazio. Due video recenti, In su (2001) e Quanto (1999) affiancano il quadro, costituendo, con le loro immagini, una reale interazione con la pittura.
In occasione della mostra, in un successivo appuntamento fissato per il giorno 12 dicembre 2001, alle ore 18,00, verrà presentato il libro di Gianfranco Baruchello Spettacolo di niente, edito da Lithos, Roma 2001, con interventi di Nanni Balestrini, Filippo Bettini, Silvia Bordini, Giuseppe Di Giacomo, Simonetta Lux, Giorgio Patrizi. Il libro raccoglie una serie di appunti di lavoro di Baruchello, relativi agli anni 1998-2001 riguardanti la sua ricerca sulla genesi e il divenire dell’immagine sia nel formularsi in quanto “video digitale” sia nello spazio tradizionale della superficie piatta e del disegno, intesa come “fermo-immagine”.
Questi due appuntamenti, nascono dalla collaborazione del MLAC con la Fondazione Baruchello. In occasione della mostra sono previsti visite e stages con l’artista per gli studenti del Corso di Laurea in Scienze Storico-Artistiche/”Curatore per l’arte contemporanea” e “Contemporaneo”.
La mostra resterà aperta dal 29/11/2001 al 12/1/2002.