Franco Vaccari nasce a Modena nel 1936. Compie studi di tipo scientifico laureandosi in fisica. Esordisce in campo artistico come poeta visivo. Intraprende però, sin dalla fine degli anni ’60, un percorso di tipo concettuale, orientato da un lato verso una riflessione profonda sui nuovi mezzi di comunicazione, e sulla fotografia in particolare, dall’altro in direzione di sperimentazioni in cui tende ad innescare processi, agendo come regista piuttosto che come autore. L’ambiente in cui queste azioni si svolgono tende a diventare vero e proprio spazio “di relazione”. A partire da questo periodo, Vaccari realizza una serie di interventi sul campo che chiama “Esposizioni in tempo reale”, in cui utilizza il video e la fotografia per documentare in diretta accadimenti di diverso genere, a volte da lui stesso provocati. In occasione della Biennale di Venezia del 1972 espone l¹invito, rivolto al pubblico, ad affiggere sul muro una propria fotografia. Si tratta della quarta delle “Esposizioni in tempo reale”, nonché della prima presenza dell’artista alla biennale veneziana (seguiranno quelle del 1980, 1993 e 1995). Vaccari ha sempre accompagnato l’attività artistica con la riflessione teorica, pubblicando, tra l’altro, i libri “Duchamp e l’occultamento del lavoro” (1978) e “Fotografia e inconscio tecnologico” (1979), che costituisce tuttora un contributo importante al dibattito teorico sulla fotografia.
Uno speciale progetto web su Franco Vaccari è visibile nel sito:www.virtualgallery.fotomodo.com
Interventi speciali di Augusto Pieroni e Carla Subrizi
Inaugurazione 6 maggio ore 17
Dal 6 al 10 maggio 2002
Questo evento è proposto nell’ambito del corso di dottorato di ricerca “Arte di confine” XVI ciclo e degli Stage/Master in Cura Critica ed Installazione Museale, voluti da Simonetta Lux e realizzati dal curatore del Museo Domenico Scudero.