Martedì 8 aprile 2008, presso le sale espositive del MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Sapienza Università di Roma, si inaugura la mostra di Daniela De Paulis Space Merchants, a cura di Lucrezia Cippitelli.

La mostra è una tappa di un continuo periodo di ricerche che l’artista ha condotto negli ultimi anni in diverse città portuali d’Europa, in particolare Helsinki, Rotterdam e Londra. I porti del mondo globalizzato; le merci sempre uguali che questi ospitano temporaneamente; spazi trasformati in contenitori dal mercato transnazionale; Non luoghi sempre simili in ogni parte del mondo, spersonalizzati, ridotti a merci: questi sono i protagonisti di Space Merchants. L’installazione site specific di Daniela De Paulis prende in prestito il titolo di un classico della fantascienza degli anni Cinquanta, The space merchants. In un futuribile mondo iperpopolato, l’economia ha rimpiazzato la politica; la pubblicità è diventata specchio e misura dei valori umani e le merci sintomo di felicità: una realtà dopotutto non così distante dalla condizione del nuovo millennio.
Gli anni Cinquanta sono un riferimento temporale chiave per due dei maggiori ‘Space Merchants’ dei nostri tempi, il contenitore Tetra Pak, brevettato nel 1951, e il container Ship, brevettato nel ’54. Il contesto espositivo delinea queste due misure spaziali come contemporanee, indiscusse protagoniste della compra-vendita di merci a livello mondiale.
I video di due grandi porti e mercati, l’installazione di centinaia di contenitori tetrapak, le documentazioni delle performances realizzate dall’artista, il suono ambientale del viaggio di un prodotto sballottato nei containers globali e trasportato di luogo in luogo, sono gli elementi di un percorso unico che racconta un mondo in cui la produzione, la delocalizzazione, lo spostamento continuo e la mercificazione dominano gli spazi del vissuto umano e sociale. Un mondo a misura di supermercato.

L’evento fa parte del ciclo espositivo del MLAC diretto da Simonetta Lux e curato da Domenico Scudero, realizzato con il contributo della Regione Lazio per la ricerca “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”.

Credits: Janie Richardson (Film Office, City of London); Silvia Tondelli (Tetra Pak Italia); Francois Martig (sound artist, autore del suono del video Invisible Cities); Fabio Santesarti (tecnico del suono); Kevan Pearson (graphic designer); Johann Hoghlund (fotografo della performance for video); Kunnala Olli (Porto di Helsinki).

www.invisiblelines.net

La mostra resterà aperta dall’8 al 29 aprile 2008.