Giovedì 9 novembre 2006 alle ore 19.00 si inaugura presso il MLAC, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università di Roma “ La Sapienza ”, la mostra dello storico gruppo polacco Lodz Kaliska Gelati italiani, a cura di Domenico Scudero e Agnieszka Zakrzewicz.

Il titolo è un omaggio all’opera Fabbrica di gelati I del 2003, scelta come immagine/simbolo dell’invito e della mostra stessa. Il cono rappresentato nell’opera è chiamato in Polonia proprio “gelato italiano”. L’arte dei Lodz Kaliska è licenziosa, salace e provocatoria come fu l’arte di Marcel Duchamp. Per questo la “cultura ufficiale” l’ha tenuta fuori dalla porta per anni negandole un ruolo riconosciuto nella storia dell’arte polacca. Oggi, dopo 27 anni di vita e mutazioni del gruppo, l’immensa produzione artistica che conta diverse centinaia di quadri, oggetti, edizioni, documenti, fotografie e filmati, è diventata così popolare da suscitare finalmente l’attenzione dei critici e storici dell’arte, nonché dei collezionisti. La storia del gruppo polacco LODZ KALISKA, questa ” tribù dimenticata “, cominciò l’8 settembre del 1979 da una delle stazioni ferroviarie di Lodz, città della Polonia e grande centro culturale dell’arte, della fotografia e del cinema. 27 anni fa Adam Rzepecki, Andrzej Swietlik, Marek Janiak, Andrzej Wielogórski, Andrzej Kwietniewski sono partiti da quella stazione per passare alla storia d’arte. La loro attività si può ripartire in quattro grandi tappe: Anti-Arte (1979-1988, periodo della sperimentazione concettuale, dell’arte effimera, del neodadaismo unito all’happening, alla fotografia e al cinema); Lodz Kaliska Museo (1989-1999, periodo della decostruzione della storia dell’arte attraverso l’azione fotografica che porta alla rilettura iconologica dei grandi maestri ed alla produzione di straordinarie opere fotografiche in bianco e nero); New Pop (2000-2005, periodo di un’arte popolare di stampo warholiano, della fotografia costruita e della pubblicità); Underground (dal 2006, nuovo periodo dell’arte sotterranea).

In occasione della mostra al MLAC, un’anteprima assoluta a Roma, saranno presentati i lavori del periodo New Pop e Underground , esposti già in Polonia al Festival del Dialogo delle Quattro Culture a Lodz e nel Museo d’Arte di Lodz. Per dare un assaggio del background del gruppo saranno esposte anche alcune opere del periodo Lodz Kaliska Museo e una compilation della video arte del gruppo polacco. Durante l’inaugurazione verrà intoltre riproposta in una performance Nudo che risale le scale (2002), interpretazione fotografica della celebre opera di Duchamp Nudo che scende le scale del 1912.

La mostra fa parte della programmazione del MLAC, diretto da Simonetta Lux e curato da Domenico Scudero, realizzata con il contributo della Regione Lazio per la ricerca “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”.

Coordinamento in Polonia di Ewa Kruk e Ania Lesniak – www.lodz-art.pl

In collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma – www.istitutopolacco.it

La mostra resterà aperta dal 9 al 22 novembre 2006.