Rothbart dalla parte di Moral

Daniel Rothbart è un mio amico artista americano, vive a New York ma è un nomade, ha amici dappertutto.
Ritorna a Roma per una mostra personale che ha inaugurato il 28 Giugno alla Fondazione Baruchello.
Il titolo Mediation/Mediation misterioso e mistico. Progettato in due spazi della Fondazione: interno e esterno.
Daniel che da anni lavora sulla ciotola, questa volta ha inserito anche materiali diversi come l’alluminio. Ciotola è un oggetto che mi fa venire in mente il concetto di offrire. Apertura e cogliere. Una forma femminile, rotonda.
Nello spazio interno vediamo le fotografie delle ciotole, legate alla vita quotidiana, sulla coperta del venditore di borse simulato: giardini zoologici, parchi… L’artista vuole darci un messaggio preciso.
Comunicare, umile e gioioso. Origini del suo essere mistico che gli viene, forse dalla Cabala. So che lui è anche uno studioso di Cabala, della filosofia in genere.
All’esterno della fondazione, Daniel ha invece installato le sue ciotole intorno ad un albero secolare. Ciotole erose, color argento, di dimensioni varie. L’artista ha poi invitato le persone che stima, che conosce da anni a fare un’ azione che loro sentivano di fare. Sono stati: Eva Coen, Francesco Lucrezi, Francine Hunter McGivern, Sukran Moral, Yoko Ono, Enrico Pedrini, Giordano Pozzi, Lucio Pozzi, Claudio Ruggieri, Nadine Spinosa, Carla Subrizi.
Coen e Pozzi hanno cantato intorno alle ciotole. Francine ha usato la ciotola come un cappello piegato a terra sulla spalla e girato verso il pubblico. Pedrini ha mandato un testo teorico da leggere. Giordano Pozzi ha bruciato una scultura di carta che ha costruito dentro le ciotole, io mi sono tolta le scarpe e mi sono appoggiata all’albero con le braccia aperte come un crocefisso e anche come se stessi per volare, qualcuno ha suonato le ciotole, Yoko Ono ha mandato delle spille con sopra scritto “immagine peace”. Lui ci ha dato la possibilità di rapportarci con i suoi lavori e con il pubblico. Un amico artista che stimo.