Martedì 31 gennaio 2006 alle ore 16.00 si terrà, per il ciclo Letture attive, presso il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università di Roma “ La Sapienza ”, la presentazione del volume di Patrizia Ferri e Mario de Candia Pietro Barcellona raccontato dai suoi amici (Gangemi Editore, collana Luxflux proto-type arte contemporanea). Alla tavola rotonda interverranno Franco Cassano, Giacomo Marramao, Salvatore Natoli e Lorena Preta. Coordina Simonetta Lux.

Saranno inoltre presenti: Bruno Amoroso, Luigi Benvenuti, Mario Bertin, Remo Bodei, Giuseppe Cantarano, Juan-Ramòn Capella, Jean-Paul Denizon, Roberto Esposito, Ubaldo Fadini, Carla Faralli, Giovanni B. Ferri, Anna Finocchiaro, Giuseppe Frazzetto, Inkyung Hwang, Pietro Ingrao, Mariano Maresca, Salvatore Mazzamuto, Eugenio Mazzarella, Davide Messinetti, Marco Milli, Biagio Minnucci, Antonio Passa, Bruno Pinchard, Enzo Scandurra, Emanuele Severino, Vincenzo Vitiello.

Al convegno farà seguito, alle ore 18.30, l’inaugurazione della mostra personale di Pietro Barcellona in occasione della quale verranno esposte alcune opere pittoriche del giurista, filosofo e pittore.

“…se si scorrono suoi dipinti che sembrano datare fra gli anni Sessanta e la metà dei Novanta si avverte una preoccupazione sia pur sommaria di cultura pittorica, di riscontro con grandi lezioni, disparatamente guardando mi sembra soprattutto sia Guttuso sia Matisse. Invece all’inizio dei secondi Novanta si assiste ad una diversione che manifesta come il coraggio di rinunciare a scelte di modelli colti, aprendo invece gli occhi ad un orizzonte di episodi vita comune di città marinara (quale Catania), colti con immediatezza di tratteggio che ne restituisca la circostanzialità eventica di vita urbana …” (Enrico Crispolti).

La mostra è realizzata nella programmazione Letture attive del MLAC, con il patrocinio del Comune di Roma e con il contributo della Regione Lazio per le ricerche in “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”, volute dal direttore Simonetta Lux e realizzate dal curatore Domenico Scudero.