Cloti Ricciardi, una moretta riccioluta, dal sorriso dolcissimo, e dalla lingua grintosa” così Paola Pitagora ricorda nel suo libro Fiato d’artista. Negli anni Sessanta la Ricciardi aveva uno spirito combattivo e deluso dallo strapotere dell’arte al maschile, oggi non solo  la testimone del percorso emancipativo delle artiste nel mondo dell’arte, ma  anche autrice di una sua personale poetica che la pone tra le figure più interessanti dell’arte contemporanea.

Scevra dalle visoni edonistiche tipiche di molte sue colleghe più giovani, l’artista romana concepisce delle vere e proprie trappole visive dove materia e forma alterano qualsiasi processo di riconoscimento referenziale, imponendo all’oggetto artistico una designazione precaria.

Sguardo anomico è il titolo dell’installazione al Museo Laboratorio della Sapienza e consiste in una linea di nastro rosso che corre sulla parete lunga della galleria (m 19.00) su cui la Ricciardi ha dipinto centinaia di occhi. Come un’enigmatica e muta sequenza, gli sguardi dipinti fanno da contrappunto agli sguardi reali e mobili dei visitatori che si aggirano negli spazi del Museo. Mettendo in comunicazione l’oggetto-scultura Oceano con il nastro rosso, l’osservatore diviene egli stesso tragitto della visione, arrogando su di se, oltre l’azione del vedere, anche la capacità intellettiva del discernere ciò che sta vedendo. Ecco che l’azione ideata dalla Ricciardi acquista un senso: gli studenti, stagisti del Museo Laboratorio, segnano i percorsi del pubblico con del nastro adesivo colorato. La mappa che si forma con l’intreccio di linee è la mappa dei pensieri deambulanti nella sala. L’azione di Cloti Ricciardi ha messo in relazione lo spazio del Museo Laboratorio, gli studenti, i curatori e i docenti attuando un confronto trasversale tra competenze diverse, tra modi di vedere l’arte, formando una zona franca in cui la coscienza di spazio ha favorito la trasmissione e la ricezione di quei segni culturali che oltrepassano i limiti psico-fisici delle opere d’arte.

A cura di Marcello Carriero.

La mostra resterà aperta dal 31 maggio al 18 giugno 2001.

Dall’alto:

C. Ricciardi, azione, MLAC maggio-giugno 2001

C. Ricciardi, Particolare dell’installazione, MLAC maggio-giugno 2001

C. Ricciardi, visione totale dell’installazione Sguardo anomico, vedere come vedere cosa azione con oceano, MLAC maggio-giugno 2001

C. Ricciardi, azione, MLAC maggio-giugno 2001

C. Ricciardi, L’artista durante l’azione, MLAC maggio-giugno 2001