Nel centro esatto della città universitaria più grande e frequentata d’Europa, La Sapienza di Roma, al primo piano dello storico edificio del Rettorato (1935 di Marcello Piacentini), il 31 maggio 2000 con la mostra di Carla Accardi e la presentazione del sito internet Luxflux Rete Reale/virtuale dell’arte contemporanea riprende  l’attività del Museo Laboratorio di Arte Contemporanea all’Università La Sapienza di Roma, fondato e diretto da Simonetta Lux, docente di storia dell’arte e curatrice di eventi reali-virtuali.

Carla Accardi, protagonista internazionale dell’arte dal dopoguerra ad oggi,  espone in questa mostra dei lavori recenti alcuni dei quali mai visti che continuano la sua costante ricerca del segno. Nella mostra ci sono delle opere su sicofoil che rappresentano uno dei momenti  salienti della sua attività artistica.

Dopo aver aderito nel 1947 a Roma al gruppo Forma1 insieme a Consagra,  Dorazio, Guerrini, Perilli,  Sanfilippo e Turcato, Accardi realizza la sua prima personale alla galleria Numero di Firenze nel ’50. Nel ’54 intraprende la ricerca fondata sulla poetica del segno, che si articola per insiemi di segmenti pittorici bianchi stesi su fondi neri.

Nel ’64 è presente alla Biennale di Venezia con una sala personale in cui espone opere basate sulla ricerca del segno-colore, che per l’originalità delle soluzioni espressive colloca l’Accardi tra i maggiori artisti italiani. Successivamente inizia la sperimentazione di nuovi materiali di supporto come le superfici trasparenti di sicofoil; nascono così opere come Tenda del ’65 Triplice Tenda del ’69-71, rotoli Dimenticarsi mettersi in salvo. Se l’adozione del sicofoil abroga radicalmente il supporto affidando quei segni erratici direttamente allo spazio, il colore fluorescente con il quale sono tracciati apre la dialettica tra manualità ed artificialità.

La mostra resterà aperta dal 31 maggio al 26 giugno 2000.

 

Nello stesso giorno dell’inaugurazione, verrà presentato un nuovo portale web dedicato all’arte contemporanea: http://www.luxflux.net, sorto dall’esperienza di una rete di artisti, curatori, studenti, attivi a tutto campo nel territorio artistico e da un progetto di ricerca internazionale finanziato dal Ministero dell’Università. Si tratta di una mappa in corso d’opera delle situazioni non istituzionali, dei gruppi indipendenti, dei linguaggi di confine, dei luoghi d’arte non musealizzabili come i giardini d’artista, dei percorsi immateriali.

Reportage dai cinque continenti, appuntamenti online con opere e personaggi, riflessioni in forma lineare e non, e ancora spazio per scoperte e lavori originali di studenti universitari di ogni paese

Il Museo-Laboratorio è aperto alle proposte –progetto degli artisti che invita e presenta sistematicamente libri, testi, invenzioni, scoperte nelle Letture Attive-Active Lectures, che  uniscono ogni volta la presentazione ad un evento.

Come segno della sua presenza nella città universitaria La Sapienza, una città metafisica la cui imponenza architettonica ha la forza di un’icona, il Museo-Laboratorio bandisce un concorso per opere di artisti e designer che abbiano tale luogo come supporto, sfondo, soggetto.

E attraverso il suo indirizzo web: muslab@uniroma1.it si apre al dialogo continuo con tutti coloro che si interessano per qualunque motivo alle arti contemporanee.

A luglio, appuntamento fra arte e scienza con un evento e una mostra collegati al Congresso Mondiale di astrofisica di Roma.